Medicina del Respiro
Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)Malattie

BPCO e Vita Attiva: come Minimizzare i Problemi dovuti alla BPCO (VIDEO)

In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato all’importanza di avere una vita attiva quando si ha la BPCO.

Introduzione

Il paziente con la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva spesso tende a ghettizzarsi, isolarsi, chiuso nella sua malattia.

E’ invece importante che faccia esattamente il contrario, e che si mantenga attivo e socialmente in contatto con il mondo.

Vediamo meglio insieme:

  • Che cos’è la BPCO?
  • Cosa provoca e cosa interessa la BPCO?
  • Perché una vita attiva può aiutare a minimizzare gli handicap della malattia?
  • Cosa fare per mantenere uno stile di vita attivo, pur avendo la BPCO

con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.

BPCO e Vita Attiva: come Minimizzare i Problemi dovuti alla BPCO (VIDEO)

Partiamo dal video sulla Tosse con Sangue per chi se lo fosse perso.

Trascrizione

Non c’è niente di peggio di ciò che si teme, specie quando non lo si conosce.

E spesso i pazienti costruiscono nella loro testa un futuro spaventoso, che sentono tale solo sulla base delle loro ipotesi catastrofiche.

Nel corso della mia attività professionale di pneumologo, ho avuto modo di confrontarmi, negli anni, con l’esperienza di pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, la cosiddetta BPCO, una malattia respiratoria cronica che riconosce nel fumo di SIGARETTA e nell’inquinamento dell’aria le due principali cause.

La BPCO presenta, come comune denominatore per tutti i pazienti che ne sono affetti, un progressivo decadimento della autonomia, ma soprattutto del piacere di vivere, conseguente alla difficoltà respiratoria che diviene sempre più importante, ciò che chiamiamo dispnea.

La dispnea, cioè il disagio respiratorio, è dovuta al progressivo deterioramento (RADIOGRAFIA) della funzione respiratoria bronco-polmonare che procede, qualche volta, fino a una vera e propria insufficienza respiratoria che costringe poi il paziente a fare uso dell’OSSIGENO.

La BPCO interessa non solamente i polmoni ma anche il sistema scheletrico e l’apparato muscolare, il cuore e non dimentica neppure l’equilibrio psicologico che spesso diviene alterato sia in senso DEPRESSIVO, per le limitazioni sociali e per la riduzione dell’autonomia imposte al paziente dalla difficoltà respiratoria, sia in senso ansioso fino a dei veri e propri attacchi di panico con sensazione di perdere il controllo o di morire.

Ciò avviene in modo particolare per le inquietudini relative all’INCERTEZZA della propria indipendenza futura. Proprio anche per questi motivi, favorire il più possibile una vita attiva del paziente può aiutarlo a minimizzare gli handicap oggettivi della malattia, impedendone una vera e propria INVALIDITÀ fisica e mentale.

Mantenere attivi i pazienti con BPCO, anche attraverso un programma di RIABILITAZIONE MOTORIA, sia in termini di esercizi respiratori che di ginnastica dolce, consente di ridurre la limitazione delle attività quotidiane secondaria alla difficoltà respiratoria.

Inoltre si migliora il recupero dopo uno sforzo.

Con l’esercizio fisico che aiuta a mantenersi in attività, si riduce la precocità d’insorgenza della fatica ad esempio nel salire le scale o quella che, presentandosi nel corso di una passeggiata, impone al paziente di fermarsi.

Inoltre si contrasta in questo modo anche il disagio che deriva dal dover incominciare a dipendere da qualcuno per i lavori domestici o per uscire di casa.

Un aspetto poi non secondario del mantenersi attivi, riguarda la possibilità di continuare ad avere, ad esempio, una piacevole vita sessuale, anche se naturalmente rivalutata e riadattata da un punto di vista quantitativo anche alla luce ovviamente delle mutate condizioni fisiche e respiratorie.

Che cosa fare allora?

La prima cosa da fare per mantenersi attivi è comprendere che in corso di BPCO il pericolo maggiore sta nella naturale tendenza a limitare le proprie attività fisiche e sociali provocata dalla difficoltà respiratoria.

La riduzione dell’attività motoria, d’altra parte, indebolisce ulteriormente l’apparato muscolare.

E il peggioramento della propria resistenza fisica incide negativamente sulla difficoltà respiratoria che tende ad accentuarsi, comparendo poi sempre prima nel corso dell’attività fisica e preoccupando il paziente.

Quindi, contrastare tutto ciò, anche e soprattutto con esercizi di ginnastica respiratoria e di esercizi fisici all’interno di un più generale percorso riabilitativo respiratorio, rappresenta l’intervento principale per evitare che la malattia si possa prendere spazi superiori a quelli che le si devono concedere.

Per mantenere, allora, una ottimale VITA ATTIVA dei pazienti con BPCO, oltre all’esercizio fisico regolare, consiglierei di:

  • Ricordare sempre di assumere con regolarità le terapie prescritte dallo pneumologo, specie quelle inalatorie, ricordandosi di segnalare eventuali difficoltà respiratorie che dovessero insorgere nel corso della giornata.
  • Consiglio di accertarsi di eseguire nel modo corretto l’assunzione dei farmaci inalatori, questo per evitare di sprecarli e di rendere così inefficace la prescrizione
  • Consiglio di cercare di mantenere tutte le attività quotidiane senza rinunciare a nessuna, riadattandole, eventualmente, di volta in volta
  • E nel caso dovesse insorgere una precoce sensazione di fatica o una difficoltà respiratoria, accettare di fare le cose più lentamente, consentendosi tempi più lunghi per compierle ma senza rinunciarvi. In pratica: accettare di definire tempi nuovi per le vecchie attività di sempre.
  • Migliorare poi la programmazione delle attività quotidiane, in modo da non dover fare in fretta per svolgerle tutte.
  • Eseguire sempre prima i compiti più urgenti e comunque quelli non differibili, affrontandone uno alla volta, e se nel corso della giornata non si fosse poi riusciti a concludere tutto, pazienza! Il rimanente lo si può fare il giorno dopo!
  • Considerare, ancora, che l’insorgenza della dispnea è normale per i pazienti affetti da BPCO e non rappresenta, in sé, un vero e proprio rischio. Eh ..quindi la dispnea è dichiarativa di una difficoltà respiratoria conseguente alla malattia, e la sua insorgenza consiglia unicamente di riposarsi, senza rappresentare un pericolo.
  • Nel caso in cui, poi, insorga la dispnea, bisogna fermarsi, o rallentare molto, bisogna impiegare subito i farmaci inalatori previsti dallo pneumologo in caso di necessità, e si deve iniziare a respirare a labbra socchiuse, in questo modo, Così facendo il respiro tornerà più in fretta e il paziente potrà tranquillamente riprendere la sua attività.

 

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Dott Enrico Ballor - Pneumologo Torino

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