In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato al tema Alimentazione e Dieta con Asma (Tutto ciò che Devi Sapere).
Introduzione
Spesso mi chiedono
“Cosa devo mangiare?”
ma soprattutto
“Che cosa NON posso mangiare, con l’asma?”.
In questo video vedremo insieme, tra le altre cose:
- Quali alimenti consumare, e quali evitare
- Le prove allergometriche
- La terapia dell’asma oltre i farmaci
- Quali alimenti favoriscono la produzione di acido nello stomaco
- Asma e peso corporeo
con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.
Alimentazione e Dieta con Asma (Tutto ciò che Devi Sapere)
Partiamo dal video Alimentazione e Dieta con Asma (Tutto ciò che Devi Sapere) per chi se lo fosse perso.
Trascrizione
Spesso mi chiedono cosa devo mangiare ma soprattutto che cosa non posso mangiare con l’asma, beh, vediamolo un attimo insieme.
Beh, se è vero che “siamo ciò che mangiamo”, è vero anche che, qualche volta, “ci ammaliamo proprio per ciò che mangiamo”.
Mentre mi sembra possa essere un’affermazione scontata, per lo meno per ciò che si riferisce alle patologie infettive e allergiche del tratto digerente, intendo le gastro-enteriti e le coliti microbiche e allergiche, ma anche per alcune malattie tumorali, pensiamo ad esempio all’introduzione di potenziali cancerogeni con gli alimenti che favoriscono poi la comparsa di tumori, ecco, questa affermazione potrebbe sembrare un po’ meno scontata nel caso delle malattie respiratorie tra le quali c’è proprio l’asma, l’asma bronchiale.
Ma così non è!
E’ vera, invece, una correlazione frequente tra alimentazione e asma che, a mio avviso, non può essere ignorata se si vuole curare bene l’asma, intendo non limitandosi solamente a somministrare i farmaci.
Quali alimenti consumare, e quali evitare
Vediamo allora insieme una serie di consigli riferiti agli alimenti da consumare o da evitare nei pazienti asmatici.
Allora, partiamo da un primo punto fondamentale, come principio generale l’asmatico non è tenuto ad una dieta particolare che interessa tutti gli asmatici, intendo dire che non c’è qualche alimento da evitare comune a TUTTI gli asmatici, tutti i diabetici devono evitare gli zuccheri a rapido assorbimento, tutti coloro che soffrono di ipertensione arteriosa, la pressione alta, beneficiano di una dieta a basso contenuto di sale, tutti i celiaci devono rigorosamente evitare il glutine, ecco, non c’è qualcosa da evitare comune a tutti i pazienti che soffrono di asma bronchiale.
Ci sono invece delle particolari necessità che riguardano questo o quell’asmatico, che cosa intendo, andiamo, ad esempio, al caso dei pazienti con asma allergico, ci sono infinite situazioni, diverse l’una dall’altra, che consigliano ai diversi pazienti asmatici, sensibilizzati da un punto di vista allergenico ad allergeni diversi, di evitare alimenti di volta in volta diversi proprio in funzione delle diverse individuali sensibilizzazioni allergiche che hanno sviluppato!
Vediamo alcuni esempi.
Prendiamo un paziente sensibilizzato al sedano, il sedano in questo caso è solo un esempio ma potrei citare centinaia di altri alimenti per i quali funziona esattamente allo stesso modo, un paziente allergico al sedano può sviluppare dei sintomi di allergia tutte le volte che mangia il sedano, ma i sintomi allergici possono essere molto diversi da un paziente all’altro, c’è chi accusa un’orticaria o un dolore allo stomaco, c’è chi invece accusa dolore all’addome e diarrea, c’è addirittura chi può avere uno shock anafilattico e rischia di morire, si proprio così, ci sono casi di anafilassi alimentare anche a rischio morte, il problema comune è di natura allergica ma i sintomi attraverso i quali questo comune meccanismo allergico si manifesta clinicamente in quello specifico paziente sono spesso molto diversi! ci sono pazienti allergici al sedano che, invece, possono avere una crisi asmatica quando introducono questo alimento con la dieta!
Mi sembra evidente che in questi pazienti la prudenza consigli la totale eliminazione dell’alimento dalla dieta.
Questo vale per centinaia di altri alimenti nei confronti dei quali si possa essere sviluppata nella vita un’allergia.
Le prove allergometriche
E questi alimenti possono essere individuati con le prove allergometriche, test allergometrici sulla cute, i PRICK TEST, o con prelievo di sangue, OK?
Ma il problema asma e allergia agli alimenti non si esaurisce qui, ci sono pazienti asmatici, ad esempio, che sono sensibilizzati alle graminacee, i pollini delle erbacce dei prati, che possono avere crisi allergiche orali o crisi asmatiche quando mangiano alimenti come prugna, ciliegia, pesca melone, anguria eccetera, com’è possibile?
E’ possibile perché in natura ci sono alcuni gruppi, alcuni determinanti allergenici, come si dice, presenti in prodotti biologici naturali diversi, pollini e alimenti che presentano le stesse basi biochimiche che rendono possibili una crisi allergica, ci sono tabelle che indicano molto chiaramente quali alimenti posso cross-reagire con determinati allergeni pollinici inalabili, sono tabelle che compaiono in molti articoli divulgativi che ho scritto nel mio sito.
La terapia dell’asma oltre i farmaci
Questa segnalazione al paziente, la segnalazione preventiva di questo rischio, dovrebbe competere allo pneumologo o all’allergologo che vogliano seguire il proprio paziente asmatico in modo davvero competente, non limitandosi semplicemente alla prescrizione di farmaci, è ciò che chiamo “la terapia dell’asma oltre i farmaci”.
Ci sono ad esempio, pazienti allergici alle piume dei volatili da cortile che manifestano crisi asmatiche se consumano uova di pollo, o uova di anatra, o uova di tacchino, ecc,
Ma un altro aspetto importante del rapporto tra asma e alimentazione è legato alla presenza di pazienti asmatici intolleranti all’aspirina o per meglio dire ai salicilati, vuol dire che ci sono pazienti asmatici che possono avere crisi respiratorie anche gravi se assumono Aspirina, ma si dirà “Che c’entra l’Aspirina?”, l’Aspirina è un farmaco, non è un alimento.
Bene! L’Aspirina corrisponde all’acido acetil-salicilico, una forma acetilata chimicamente dell’acido salicilico presente in natura e isolato dalla corteccia del salice, da cui il nome acido salicilico, bene!
L’acido salicilico è presente in natura non solo nella corteccia del salice ma lo si può trovare in tantissimi vegetali, nella frutta, e in prodotti naturali dove nemmeno lo si potrebbe immaginare.
Ho pubblicato un’apposita tabella di alimenti nei quali è possibile trovare l’acido salicilico presente qualche volta anche come conservante, e in pazienti con asma di questo tipo, cioè con asma “aspirinico”, se non si evitano questi alimenti è difficile poter avere un buon controllo dell’asma anche se trattata farmacologicamente in modo adeguato!
Esiste poi una lunga lista di alimenti che sono in grado di favorire la produzione di secrezione acida dello stomaco e, in pazienti asmatici particolarmente sensibili al reflusso gastro-esofageo, la cosiddetta “asma da reflusso”, è importante evitare questi alimenti, e anche in questo caso ho predisposto un apposito elenco scaricabile da un mio articolo, fin qui gli aspetti qualitativi del rapporto asma/alimentazione, da non sottovalutare, ma esiste anche un problema alimentare di ordine QUANTITATIVO, certo!
Asma e peso corporeo
Mangiare in eccesso incrementando il peso corporeo non giova sicuramente all’asma!
Sovrappeso e obesità sono nemici importanti dell’asmatico e un asmatico con un peso esagerato troverà sicuramente maggiori difficoltà a controllare la sua asma!
Quindi nell’asma dieta normo-calorica o dieta dimagrante ipo-calorica qualora il peso del paziente sia eccessivo!
Invito ancora a prestare attenzione ai solfiti, conservanti spesso presenti in numerosi alimenti, e anche in questo caso invito a scaricare l’elenco relativo, in quanto esiste un’asma da solfiti, i solfiti sono spesso presenti nei vini bianchi ma non solo! perché in pazienti asmatici sensibili ai solfiti il consumo di questi alimenti rischia di determinare crisi asmatiche talora anche gravi!
Direi una prova in più per badare anche a questi aspetti alimentari nei pazienti asmatici, evitando di concentrarsi solo sugli aspetti farmacologici considerandoli come fossero in grado, DA SOLI, di garantire il controllo dell’asma.