Saturazione dell’Ossigeno e Dita Fredde (COME USARE L’OSSIMETRO)

In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato al tema Saturazione dell’Ossigeno e Dita Fredde.

Introduzione

Purtroppo con il Covid-19, siamo diventati maestri nell’uso dell’ossimetro, ovvero quell’apparecchio che misura l’ossigenazione del sangue.

Vediamo meglio insieme:

  • Cos’è il Saturimetro (noto anche come ossimetro)
  • Cosa vuol dire “Misurarsi l’Ossigeno”
  • Cos’è la Cianosi e perché le Dita diventano Viola
  • Raccomandazioni per un Utilizzo Corretto dell’Ossimetro

con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.

Saturazione dell’Ossigeno e Dita Fredde (COME USARE L’OSSIMETRO)

Partiamo dal video Saturazione dell’Ossigeno e Dita Fredde (COME USARE L’OSSIMETRO) per chi se lo fosse perso.

Trascrizione

Prima dell’infezione da Sars–CoV-2, il virus che provoca il COVID-19, erano sicuramente pochi a sapere che cosa fosse un ossimetro, ok?

Cos’è il Saturimetro (noto anche come ossimetro)

L’ossimetro è noto anche con il termine di saturimetro.

Se avessi chiesto a chiunque “Passami per favore quell’ossimetro”, in pochi avrebbero capito di che cosa stavo parlando.

Sto parlando in realtà di quel piccolo apparecchio, quello che tutti quanti abbiamo imparato a metterci al dito per vedere se siamo vivi o morti, per misurarci l’ossigeno.

Siamo nell’era dell’uomo tecnologico, nella quale sembra che basti comprarsi un apparecchio per avere poi anche la pretesa di saperlo usare!

D’accordo?

Misuratori di picco espiratorio, sfigmomanometri (sono gli apparecchi della pressione), polisonnigrafi, misuratori di ossido nitrico, ormai ci misuriamo di tutto.

Attenzione, però che, quando si usano questi apparecchi, non è tutto così scontato!

Cosa intendo?

La prima cosa da tener presente è che questi “gingilli” hanno dei limiti, e qualche volta questi limiti sono così importanti che rischiano, se non sono ben conosciuti, se non se ne tiene conto, non solo di rendere inefficace l’uso di questi apparecchi, cioè di fornire dati inservibili, ma addirittura di creare qualche volta dei problemi che derivano poi dalla incapacità di interpretare il dato numerico che compare sul display dell’apparecchio.

Torniamo al nostro ossimetro.

Che cosa vuol dire “Misurarsi l’ossigeno?”.

Misurarsi l’ossigeno vuol dire conoscere qual è la quantità di ossigeno presente nel sangue, legato alla nostra emoglobina presente nei globuli rossi.

Per farla semplice, i globuli rossi sono dei veri e propri sacchettini ripieni di emoglobina (e l’emoglobina è il pigmento che da al sangue il caratteristico colore rosso) e l’emoglobina serve a trasportare l’ossigeno ai vari tessuti.

Più l’emoglobina contiene ossigeno e più si dice che è “satura in ossigeno”, cioè al massimo l’emoglobina può essere satura in ossigeno al 100%.

Bene!

Quello che bisogna capire subito è che, se dei polmoni che funzionano bene saturano l’emoglobina anche fino al 98-99-100%, non è detto che se leggo sull’ossimetro un basso valore di saturazione, questo voglia dire automaticamente per forza che i miei polmoni hanno dei problemi!

E’ chiaro?

Cos’è la Cianosi e perché le Dita diventano Viola

Uso un esempio che è quello del bimbo in acqua al mare, a mollo nell’acqua fredda.

Se il colore viola delle unghie e delle labbra si definisce cianosi, e indica una insufficiente quantità di ossigeno presente nel sangue (il colore viola della cute e delle mucose è il colore caratteristico di una persona cianotica, che sta soffocando), a nessuno verrebbe mai in mente di pensare che un bimbo nell’acqua fredda stia soffocando solo perché ha le unghie e le labbra viola, d’accordo?

Bene!

Il bimbo è in quella condizione perché l’acqua fredda funziona da vasocostrittore e impedisce quindi al sangue di scorrere bene nei capillari.

Il sangue che scorre molto più lentamente nei capillari vasocostretti fa si che il sangue rimanga anche molto più a lungo nei capillari da dove l’ossigeno continua a essere consumato dai tessuti che lo utilizzano, senza poter essere sostituito da una adeguata quantità di nuovo sangue ossigenato che arriva. Il risultato è che in questo caso alle estremità, labbra e dita delle mani appunto, il sangue risulta molto più povero di ossigeno e quindi compare il caratteristico colore viola.

Ma è un fenomeno che avviene nelle dita e nelle labbra, come si dice “in periferia”.

Gli scambi respiratori dell’ossigeno, però, a livello polmonare funzionano benissimo, perché i polmoni continuano a funzionare benissimo. Con l’ossimetro capita la stessa cosa.

Se il paziente ha le dita fredde l’ossimetro rileva una quantità di ossigeno ALLE ESTREMITA’, E NON NEI POLMONI molto più bassa, dove c’è la cianosi per l’esempio di prima, e se questo dato numerico non viene correttamente interpretato rischia di generare dei pericolosi equivoci, fino al punto, ad esempio, di richiedere di somministrare ossigeno, anche quando in realtà non ce n’è alcun bisogno, oppure di aumentarne la somministrazione, se è già in corso, fino a provocare danni.

Siamo d’accordo?

Raccomandazioni per un Utilizzo Corretto dell’Ossimetro

Ecco perché invito sempre a conoscere prima molto bene i principi di funzionamento degli apparecchi che usiamo, non escluso l’ossimetro, e di verificare sempre che, quando misuriamo la saturazione dell’emoglobina con l’ossimetro, le dita siano calde (o per lo meno non fredde) e che le unghie siano prive di smalti che potrebbero, in certi casi, anche confondere l’ossimetro e sbagliare la misurazione dell’ossigeno.

 

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