In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato al tema Asma, Sovrappeso e Obesità.
Introduzione
Davvero, come si sente dire, un peso eccessivo può influenzare negativamente l’asma? Vediamo insieme se le cose stanno proprio così con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.
Asma, Sovrappeso e Obesità
Partiamo dal video ASMA, SOVRAPPESO E OBESITÀ per chi se lo fosse perso.
Trascrizione
Anche se attualmente i dati della ricerca clinica non sono in grado di chiarire con precisione tutti i reali rapporti che intercorrono tra obesità e asma, una cosa è certa! e cioè che gli obesi, e più in generale i soggetti in sovrappeso, hanno una maggiore probabilità di sviluppare l’asma nella vita, d’accordo?
Mentre è altrettanto assodato il fatto che un asmatico in sovrappeso trovi poi una maggiore difficoltà a controllare la propria patologia respiratoria e debba ricorrere, più frequentemente, a una terapia farmacologica mantenuta magari a dosaggi più elevati rispetto a quelli che gli sarebbero sufficienti se solo fosse di peso normale, ok?
Questo che cosa ci dice? Ci dice che la terapia dell’asma non passa solo da una corretta scelta dei farmaci che servono a controllare il broncospasmo, cioè i farmaci broncodilatatori.
Come riconoscere una buona terapia dell’asma?
Ma una buona terapia dell’asma deve prima di tutto garantire il rispetto di tutta una serie di aspetti extra-farmacologici senza i quali il successo sulla malattia rischia spesso di essere incompleto, d’accordo?
Controllo del peso e dell’ambiente nel quale l’asmatico vive
Direi che, tra queste premesse indispensabili per ottenere un risultato stabile e duraturo, oltre al controllo del peso corporeo, compaiono anche il controllo dell’ambiente nel quale l’asmatico vive, pensiamo ad esempio all’importanza di evitare al paziente asmatico di soggiornare, magari durante una vacanza, in un ambiente pieno di pollini allergenici ai quali risulti sensibilizzato, OK?
Oancora la necessità di evitargli l’esposizione ad inquinanti interni della casa, specie se è allergico, acari, muffe, prodotti irritanti sulla vie aeree usati per l’igiene della casa, e così via, o a condizioni del microclima interno dell’appartamento sfavorevoli, come ad esempio un’aria climatizzata troppo fredda, o troppo riscaldata durante l’inverno, senza poi dimenticare, naturalmente, di garantire all’asmatico il rispetto e la stabilità della sua serenità emotiva, certo! Anche quello può favorire nel paziente con asma il mantenimento di una buona percezione generale della sua sensazione di benessere!
Effetti collaterali del cortisone
Altro fattore di cui tener conto è che il paziente asmatico, specie quando l’asma non sia ben controllata con i farmaci broncodilatatori, rischia di dover ricorrere al cortisone, sia per via orale che per via iniettiva, magari per trattare una riacutizzazione dell’asma, e il cortisone, se da un lato agisce favorevolmente sull’infiammazione dei bronchi, e ricordo come mantenere i bronchi non infiammati sia un presupposto indispensabile per ottenere un buon controllo clinico dell’asma, dicevo, il cortisone, dall’altro lato favorisce l’appetito e quindi l’aumento di peso del paziente, è uno dei più comuni effetti collaterali del cortisone, d’accordo? così come la ritenzione di liquidi che come tale tende a peggiorare la condizione di sovrappeso del paziente asmatico, e l’aumento di peso può provocare un peggioramento dei sintomi clinici dell’asma, primo fra tutti la dispnea, cioè la difficoltà respiratoria, e il sibilo espiratorio, OK?
A questo punto penso che sia importante sapere che un peso eccessivo nel paziente asmatico agisca da fattore di scompenso dell’asma non solo per una questione meccanica, d’accordo? cioè pancia più grossa e paziente più pesante uguale paziente che fa più fatica a respirare.
Ma esiste invece una parte importante svolta dal sovrappeso, diversa dalla sola componente meccanica, che fa si che l’asmatico in sovrappeso respiri peggio! e questa è rappresentata dallo squilibrio tra alcuni fattori infiammatori presenti in eccesso negli obesi, nel tessuto grasso degli obesi, che sono le adipokine ad azione infiammatoria, e le molecole invece che hanno attività antiinfiammatoria tra le quali l’adiponectina, sostanza che scarseggia nei soggetti in sovrappeso, e proprio questa alterazione quantitativa e qualitativa nel rapporto reciproco di queste sostanze nei pazienti obesi favorirebbe il mantenimento di quella infiammazione dei bronchi che poi peggiora la malattia asmatica.
Quindi non solo “fattore meccanico” alla base del respirare peggio dell’asmatico in sovrappeso, ma anche un vero e proprio fattore biochimico! d’accordo?
Asma, obesità e reflusso gastroesofageo
Oltre a questi due fattori non bisogna scordare la possibilità che possa aggiungersi poi, negli asmatici in sovrappeso, un terzo fattore, e cioè la possibilità che il sovrappeso favorisca poi anche un reflusso gastroesofageo, con tutti i rischi correlati alla comparsa di crisi asmatiche favorite anche con tale meccanismo, d’accordo? Allora, attenzione a mantenere nell’asmatico una alimentazione corretta, proprio da un punto di vista calorico-quantitativo, d’accordo? senza dimenticare la necessità di mantenere anche una corretta attività fisica che da sola può favorire la perdita di peso, OK? molti studi dimostrano che il dimagrimento, specie nei pazienti asmatici con peso corporeo molto elevato, si accompagna a un controllo migliore dei sintomi dell’asma, dispnea e sibilo espiratorio, si accompagna a una minor necessità di usare i farmaci broncodilatatori inalatori “al bisogno”, che sono indispensabili per controllare le crisi respiratorie occasionali, si accompagna a un miglioramento di alcuni indici funzionali respiratori che sono valutabili con la spirometria e, perché no? anche, in senso più generale, a una migliore qualità di vita del paziente asmatico.