In questo articolo, pubblichiamo il testo integrale del video creato dal Dott. Enrico Ballor e pubblicato sul canale YouTube ufficiale di Medicina del Respiro dedicato al tema Tosse Persistente: come Affrontarla.
Introduzione
Spesso è possibile che lo pneumologo si trovi ad affrontare dei casi in cui il paziente si presenta per la comparsa o persistenza di una tosse secca o produttiva catarrale che tende a non passare nel tempo.
Vediamo meglio insieme:
- Cos’è e a cosa serve la tosse
- Cause più comuni di tosse
- Consigli per una tosse persistente
con l’aiuto del Dott. Enrico Ballor, Pneumologo a Torino.
Tosse Persistente: come Affrontarla (Video)
Partiamo dal video Tosse Persistente: come Affrontarla per chi se lo fosse perso.
Trascrizione
Ci sono dei pazienti che presentano una tosse continua da settimane o da mesi, una tosse che può essere secca e fastidiosissima oppure accompagnata da catarro, talora anche abbondante.
La caratteristica comune di tutte queste tossi, comunque, è quella di “non passare”. Nonostante il paziente abbia già provato con tisanine e balsami miracolosi di ogni tipo, la tosse lì è, e lì rimane.
Ora, premetto che la tosse è un meccanismo vantaggioso, messo a protezione delle vie aeree.
Tossire rappresenta un po’ una specie di antifurto. Un antifurto che, accortosi che qualcosa (un corpo estraneo, una nocciolina, della polvere oppure dei pollini) entra nella trachea e nei bronchi, deve eliminarlo rapidamente, per liberare i tubi che portano l’aria ai polmoni.
Se questo meccanismo violentemente espulsivo non avvenisse, si rischierebbe di soffocare.
Però, come qualsiasi antifurto, anche la tosse può non suonare solo quando ci sono i ladri in casa.
Qualche volta suona come se ci fossero, oppure comincia a suonare se solo passa un moscone, oppure ancora non smette più di suonare.
E’ quello il momento in cui la tosse incomincia e non smette.
Molto spesso la tosse si attiva in quanto le vie aeree sentono che qualcosa attiva i suoi recettori. E questo può avvenire in tantissime situazioni diverse, alcune piuttosto comuni, come ad esempio la presenza di microbi (batteri o virus) responsabili di un’infezione respiratoria.
In altri casi, invece, la causa è molto più nascosta, o poco comune.
Come ad esempio un reflusso acido proveniente dallo stomaco, o una malattia cardiaca. Una patologia dei seni paranasali, la sinusite.
Ancora, che so io, una patologia allergica, asmatica o non asmatica.
Una causa farmacologica. O una particolare sensibilità del laringe, che è l’organo con il quale parliamo.
O ancora malattie polmonari più serie, come ad esempio una fibrosi polmonare quando non addirittura, purtroppo, anche un tumore maligno del polmone che non dia ancora altro segno di sé se non la tosse.
Il fatto che la tosse non passi preoccupa qualche volta molto il paziente, ma ciò che più spesso, in passato, ho visto essere fonte di preoccupazione è l’essere magari già stato sottoposto a visite o a esami senza aver risolto.
Qui nasce nel paziente l’idea della “malattia grave”, quella che non lascia scampo.
Per carità, ci sono casi in cui magari la causa della tosse è davvero seria, ma nella grande maggioranza dei casi, per esperienza, non è per fortuna così, e la tosse non passa solo perché non si è pensato a tutto e non la si è correttamente diagnosticata, pensando anche alle molte cause che sono meno comuni.
Spesso mi è capitato di visitare dei pazienti con una tosse “strana” o persistente, che continuavano a tossire solo perché la causa di quella tosse era piuttosto inconsueta e non ci aveva pensato nessuno e, una volta scoperto il motivo, la tosse passava.
Qualche volta la tosse, o un fastidioso e insistente “raschiare la gola”, può avere un’origine emotiva, emozionale, la cosiddetta “tosse nervosa”, che esiste!
Ma deve essere presa in considerazione solo dopo aver escluso tutte le possibili cause organiche e fisiche del sintomo. Il mio primo consiglio, quindi, è: mai disperare.
Insistere sempre nella ricerca delle cause di una tosse che non passa, piuttosto che provare a caso con questo o con quello.
L’esperienza dello specialista nel confrontarsi in modo approfondito da tanti anni con questo sintomo, anche in questo caso gioca un ruolo fondamentale nell’orientare correttamente la ricerca delle cause.
Anche perché facendo in questo modo, si evita chiaramente di lasciare irrisolto magari per troppo tempo il problema che la provoca, con il rischio di accorgersi poi delle cose quando magari è già troppo tardi.
La tosse, quindi, non è solo un sintomo fastidioso, ma è prima di tutto un preziosissimo campanello d’allarme, che ci avvisa che qualcosa non va.
A noi scoprire che cosa, il prima possibile.
Quindi i sedativi della tosse, le gocce e gli “sciroppini” si usano per togliere il fastidio solo dopo aver accertato che dietro quella tosse non si nasconda magari qualcosa di pericoloso da risolvere in fretta!